Rassegna Stampa
Sistemi Antintrusione: Oltre le barriere di sicurezza

Strade&Autostrade n. 173 Sett - Ott 2025
Negli ultimi anni, la sicurezza di strade e spazi pubblici è diventata una priorità in tutta Europa, sospinta da gravi incidenti stradali e dall’emergere di attacchi terroristici condotti con veicoli. Accanto alle tradizionali barriere stradali, progettate per proteggere gli occupanti dei veicoli in svio, si sono progressivamente affermati anche i sistemi antintrusione: dispositivi pensati per arrestare veicoli ostili lanciati contro aree sensibili e affollate. Pur condividendo criteri di validazione basati sull’impatto di veicoli, barriere e sistemi antintrusione rispondono a finalità differenti e sono soggetti a test specifici
in laboratori accreditati. Oggi, questi due sistemi sono complementari: strumenti fondamentali di una strategia integrata di sicurezza urbana, dove tecnologia, normativa e progettazione si fondono per costruire città più resilienti, protette e vivibili.
La protezione di persone e infrastrutture richiede oggi un approccio integrato e multidisciplinare, capace di coniugare la sicurezza stradale con quella urbana. In un contesto sempre più complesso, caratterizzato da mobilità intensa, densità urbana crescente e minacce intenzionali come gli attacchi veicolari, il
tradizionale confine tra dispositivi di ritenuta stradale e sistemi antintrusione si fa più sfumato.
Barriere stradali e sistemi antintrusione, pur condividendo la funzione comune di migliorare la sicurezza stradale intervenendo solo in caso di impatto, presentano obiettivi radicalmente diversi. Le prime devono proteggere gli occupanti dei veicoli in svio, le seconde devono fermare veicoli ostili, proteggendo
la collettività. Entrambi i sistemi, tuttavia, devono essere progettati, testati e gestiti con criteri di prestazione, sostenibilità e integrazione urbana.
L’integrazione tra barriere stradali certificate e sistemi antintrusione testati rappresenta oggi la chiave per una protezione efficace e duratura, in grado di rispondere sia agli incidenti non intenzionali sia alle minacce deliberate. L’Unione Europea, con il supporto della Commissione e dei centri di ricerca come il
JRC (Joint Research Centre), sta indicando una via da seguire: quella in favore di una città resiliente, aperta e protetta, in cui anche un piccolo oggetto come un sistema antintrusione può essere simbolo di civiltà.