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Prove di laboratorio e acustiche

Prove di caratterizzazione dei materiali da costruzione e di risposta agli agenti atmosferici, prove a fatica su componenti e prodotti, prove acustiche e meccaniche dei sistemi anti-rumore, comprese Adrienne.

Nato a supporto delle attività di prova e ricerca, il laboratorio opera in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018 ed è accreditato, per le prove più significative, da Accredia (certificato n. 0424L).


Prove meccaniche e di caratterizzazione dei materiali

I macchinari del laboratorio AISICO sono in grado di determinare le caratteristiche meccaniche e chimiche dei materiali costituenti i prodotti soggetti a prove (acciaio, calcestruzzi e plastiche), sui quali è possibile determinare caratteristiche di resistenza, durezza, composizione chimica, durabilità.

  • Prove di durezza Rockwell (UNI EN ISO 6508-1)
  • Prove chimiche (UNI EN ISO 14284-1) (AST ME415-17, UNI EN 14726)
  • Prove di trazione su acciaio (UNI EN ISO 6892-1:2016)
  • Prova di compressione
  • Prove di resilienza (pendolo di Charpy) (UNI EN ISO 148-1)
  • Prove sclerometriche (UNI EN 12504-2:2012)
  • Nebbia salina (UNI EN ISO 9227:2017)
  • Durezza Shore (UNI EN ISO 2815:2015)
  • Prove di trazione su gomma (UNI EN ISO 527-2:2012)
  • TLF (Temperatura Limite di Fragilità) su gomma (UNI ISO 812:2017)
  • Durezza Bucholz / UNI EN ISO 2815
  • Residuo in cenere su gomme (UNI EN ISO 3451-1)
  • Scratch test vernici (UNI EN ISO 1518-1)
  • Spettro IR (UNI ISO 4650)
  • Diametro medio delle fibre (UNI 6484:1969)
  • Pull out (UNI EN 12504-3:2005)
  • Security Glazing (UNI EN356 – 2002)

Prove acustiche / Prove meccaniche su dispositivi acustici

Diverse le attrezzature e strumentazioni per l’esecuzione di prove acustiche e meccaniche dei sistemi antirumore per l’ottenimento della Certificazione di Conformità secondo la normativa EN 14338.

Le prove sulle barriere antirumore sono finalizzate alla determinazione:

  • della diffrazione sonora in situ (CEN/TS 1793-4);
  • della riflessione sonora e dell’isolamento acustico in situ (EN 1793-5, EN 1793-6);
  • delle prestazioni meccaniche e requisiti di stabilità (EN1794-1);
  • dei requisiti generali di sicurezza ed ambientali (EN 1794-2);

Oltre all’analisi acustica sulle prestazioni di fono assorbimento o fono isolamento delle barriere acustiche, AISICO svolge anche prove di laboratorio fisiche e chimiche per determinare la resistenza dei materiali di costruzione di tali dispositivi.

Prove Adrienne

Riflessione sonora in condizioni di campo sonoro diretto e isolamento acustico

Una prova che misura le caratteristiche intrinseche dei valori di riflessione sonora e di isolamento acustico per via aerea dei dispositivi di riduzione del rumore progettati per strade in condizioni non riverberanti. Essa può essere applicata sia per qualificare i prodotti da installare lungo le strade sia per verificare la conformità dei dispositivi di riduzione del rumore installati per quanto riguarda le specifiche di progettazione.

AISICO è in possesso di accreditamento EN17025 per l’esecuzione di prove acustiche ai sensi della norma EN1793 parti 5 e 6.

Prove acustiche in camera riverberante

Assorbimento acustico

Una prova che consente la misurazione delle prestazioni intrinseche di assorbimento acustico dei dispositivi per la riduzione di rumore da traffico in condizioni di campo sonoro diffuso.

Isolamento acustico

Una prova che misura la prestazione di isolamento acustico per via aerea dei dispositivi di riduzione del rumore da traffico stradale in condizioni riverberanti e che comprende la valutazione della prestazione intrinseca di barriere che possono essere montate all’interno dell’installazione, così come indicato nelle EN ISO 10140-2 ed EN ISO 10140-4.

Prove meccaniche sui pannelli (UNI EN 1794-1 e 2)

AISICO come laboratorio Notified Body per le seguenti prove rilascia la DoP – Dichiarazione di prestazione. Il sistema è di tipo 3, è il fabbricante stesso a fare l’autodichiarazione.

Carico vento

Il metodo di prova consiste nel dimostrare la capacità del prodotto di resistere al carico del vento e al carico dei veicoli in transito.

Peso proprio

Il peso proprio di elementi acustici è impiegato in due modi diversi. Se gli elementi sono in grado di assorbire acqua, il peso bagnato costituisce un’importante considerazione nella progettazione sia degli elementi sia delle strutture di supporto.

Impatto di pietre

I dispositivi per la riduzione del rumore posizionati lungo le strade sono esposti a impatti causati da pietre sollevate dalla superficie della strada. È essenziale che tali dispositivi siano in grado di resistere a impatti di questo tipo, subendo solamente danneggiamenti superficiali. La prova normalizzata di laboratorio simula impatti minori, come quelli causati da pietre sollevate dalla superficie della strada.

Carico verticale

Il metodo di prova consiste nel sottoporre un pannello rappresentativo ad un carico verticale allo scopo di valutare la capacità del pannello di sostenere il peso proprio bagnato o peso bagnato ridotto (a seconda del caso) e il peso bagnato appropriato degli elementi che possono essere posati su di essi.

Carico neve

Il metodo di prova consiste nel dimostrare la capacità del prodotto di resistere al carico dinamico causato dalla pulizia dalla neve.

Resistenza all’incendio della macchia

L’obbiettivo della prova è quello di sottoporre un pannello rappresentativo di una barriera acustica verticale, sotto la normale esposizione ad incendi della macchia, sul margine stradale.

Caduta frammenti

Il metodo di prova consiste nel provocare l’impatto di una massa rilevante al centro del punto più sensibile del provino o di altro elemento o sistema sottoposto a prova.

Riflessione luce

Il metodo consiste nell’effettuare misurazioni di riflessività in diverse posizioni e fornisce un sistema di classificazione dei possibili rischi per i conducenti.

Prove a fatica su componenti e prodotti

Le prove hanno l’obiettivo di verificare l’idoneità strutturale di sistemi antirumore, costituiti da: pannelli acustici, guarnizioni, montanti di sostegno, collegamenti, seguendo le modalità di posa in opera indicate in progetto.

La procedura può prevedere successive fasi di carico: in una gli elementi sono soggetti a cicli di carichi flessionali, in un’altra fase gli stessi elementi acustici sono soggetti a cicli di carichi torsionali, che simulano gli effetti imposti al dispositivo per i carichi aerodinamici prodotti dal passaggio di veicoli pesanti o treni.


Prove su segnaletica stradale verticale

Nel Centro Prove AISICO si effettuano prove per le prestazioni visive e fisiche su segnaletica verticale permanente per il traffico stradale tra cui delineatori di ostacolo transilluminanti, delineatori di margine e dispositivi rifrangenti in accordo con la Norma UNI EN 12899.

  • Spinta del vento
  • Carico dinamico da neve
  • Carichi flessionali e torsionali sui sostegni
  • Prove di colorimetria
  • Prove di riflettanza
  • Carichi concentrati,
  • Resistenza alla corrosione,
  • Resistenza di rinforzi e attacchi

Prove statiche sui montanti delle barriere

La prova statica tiene conto di quanto previsto nella prEN1317-5 e nella UNI/TR 11785.

Si confrontano le forze agenti sul palo nella medesima configurazione di crash eseguita sia sul terreno del campo prove – di caratteristiche note ed omogenee – sia nel sito di installazione, al verificarsi di un determinato spostamento orizzontale. In funzione del momento calcolato si possono definire le caratteristiche del terreno. Poiché la velocità di spinta imposta al paletto è bassa e non si tiene conto dei contributi dati alla resistenza dall’inerzia, dalla viscosità del terreno e dall’effetto stain-rate dell’acciaio, le prove statiche sono in grado di valutare la sola resistenza del terreno.

Le prove statiche forniscono un’indicazione del funzionamento della barriera ma bisogna anche tenere conto della norma UNI/TR 11785:2020 “Documento tecnico di supporto per la redazione del manuale di utilizzo e l’installazione dei dispositivi di ritenuta stradali su rilevato” per una corretta valutazione della funzionalità delle barriere in sito. Essa infatti sostiene la caratterizzazione del sistema “montante/terreno” attraverso l’esecuzione di prove dinamiche.